La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Aaronne Colagrossi autore del libro “Vagabondare in Islanda”
1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo diario di viaggio “Vagabondare in Islanda“, cosa diresti?
Questo è un libro per il grande pubblico, una grande avventura nel nord Europa, ai confini col Circolo Polare Artico. Può essere considerato una guida di viaggio, ma c’è anche molto di personale in questo testo, oltretutto ricco di fotografie a colori e nozioni scientifiche di geologia, di vulcanologia e tanti altri aspetti naturalistici. Può essere letto da tutti.
2. Qual è stato il momento di questo viaggio che ti ha ispirato maggiormente?
Il settore dell’Islanda settentrionale è quello che mi ha affascinato di più. L’ho trovato molto primitivo. Il flusso turistico è decisamente minore rispetto al settore meridionale della grande isola. Nel nord dell’Islanda sono entrato in contatto profondo con la natura selvaggia di questa meravigliosa terra.
3. Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo di questa ennesima avventura di viaggio? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Nei miei diari di viaggio cerco sempre di trasmettere il mio amore per la natura e per i meravigliosi equilibri insiti in essa. Tesson dice che la vita all’aria aperta è una benedizione, come un piccolo lumino appeso al soffitto della notte. E ha perfettamente ragione. Nel mezzo della natura il nostro corpo si rigenera. E l’Islanda si è rivelata un’ottima cura, consiglio caldamente la visita in questo Paese.
4. C’è qualche fotografia o racconto che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?
Parti di testo nessuna, il libro è completo. Foto tantissime invece, ma purtroppo non è stato possibile in termini editoriali. Bisognava cercare il giusto compromesso tra testo e numero di foto. Probabilmente in futuro farò un libro prettamente fotografico con tutte le foto non pubblicate nei miei cinque diari di viaggio.
5. Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “Vagabondare in Islanda”, quali useresti?
Armonioso, fiabesco, atavico
6. Perché credi si debba leggere il tuo diario di viaggio?
Diverse persone mi hanno già scritto che utilizzeranno il libro come guida in Islanda per un viaggio nei prossimi mesi, visto che ho illustrato tutte le strade che abbiamo percorso. Da un punto di vista geologico e naturalistico il libro fornisce inoltre molteplici nozioni, essendo io un geologo.
7. Tra le avventure vissute finora qual è stata la più emozionante?
L’Africa certamente ha lasciato un segno indelebile in me, tanto che ne ho tratto 3 libri solo su di essa. Tuttavia l’Islanda non è da meno in quanto ad ambienti selvaggi, e non solo per quanto riguarda la geologia, i vulcani e i magnifici affioramenti rocciosi presenti. È anche uno dei primi 5 posti al mondo per l’avvistamento dei cetacei nell’estate artica: abbiamo visto tantissime balene, megattere e balenottere in particolare.
8. E il Paese che ti ha affascinato di più?
Gli squali sono una parte importante della mia vita, per questo il Sudafrica e il grande squalo bianco occupano un posto speciale nel mio cuore.
9. Preferisci il viaggio in solitaria, quello in gruppo o quello con una compagna solamente come avvenuto in Islanda?
Li ho sperimentati tutti e tre, tuttavia il viaggio on the road lo preferisco con una compagna. Valentina poi, essendo biologa, scrittrice, amante della vita e viaggiatrice incallita, si è rivelata una grande fonte sia da un punto di vista naturalistico che generale, aiutandomi sotto molteplici aspetti legati alla stesura del libro.
10. Hai già in mente la prossima meta? Se sì raccontaci le tue aspettative.
Stati Uniti e Australia sono in lista, spero di depennarli presto. Vorrei attraversare on the road questi due enormi paesi con due lunghi viaggi geo-naturalistici da cui trarne dei nuovi libri. Ora però torno a scrivere il mio nuovo romanzo di pirateria, poi si vedrà.